Teatro Ghione Dal 9 al 21 marzo 2010 ANNA MAZZAMAURO In Diario di un pazzo (che amava Shakespeare) di Anna Mazzamauro da Nikolaj Gogol Adattamento musicale, Direzione musicale e Fisarmonica: Riccardo Taddei Violino: Claudio Merico Coreografa: Ermanna Mandelli Scene: Fabiana Di Marco Costumi: Graziella Pera Regia Livio Galassi Si ispira al “Diario di un pazzo” di Nikolaj Gogol, il nuovo intenso lavoro scritto ed interpretato da Anna Mazzamauro, dal titolo “Diario di in pazzo (che amava Shakespeare)”, in scena al Teatro Ghione dal 9 al 21 marzo, per la regia di Livio Galassi. Il racconto è un viaggio nella doppiezza, nella schizofrenia di un uomo niente affatto particolare; l’iter di un attore frustrato - dal non essere mai riuscito a realizzare le proprie ambizioni - a tal punto da smarrire identità e ragione. L’infinita amarezza e crudeltà del destino del protagonista, che amava Shakespeare, è annegata nell’ironia e nella comicità che fanno di questo personaggio l’archetipo dei “non eroi”. Il testo di Anna Mazzamauro nasce proprio nel 2009 - anno del bicentenario della nascita di Gogol’ - per celebrare il grande scrittore e drammaturgo russo e soprattutto il suo legame con Roma e l’Italia. Il 25 marzo del 1837 infatti Gogol’ arriva a Roma e il grande scrittore russo s’innamora della città eterna e come lui stesso dichiara trova “la patria della sua anima”, il luogo dove “la sua anima viveva prima ancora che [venisse] alla luce”. A Roma – dove respirando l’aria che “faceva venire voglia di trasformarsi in un gigantesco naso, con narici grosse come secchi” per “farci entrare almeno 700 angeli” – Gogol’ è veramente felice come scrittore e come uomo. Ama Roma e il popolo italiano, dotato di grandissimo senso estetico, ammira la natura dell’Italia e la sua arte. Per Gogol’ il teatro era un’arte sublime, di grande rilievo sociale., un’arte della quale Anna Mazzamauro è oggi Maestra e che mette a completa disposizione del pubblico che da sempre la ama in questo suo testo “Diario di un pazzo (che amava Shakespeare)”, ospirato proprio al “Diario di un pazzo” di Nikolaj Gogol. “Non bisognerebbe guardarli, i poeti, con le loro facce sghembe, oblique. Dobbiamo amarli i poeti e per sempre non smetteranno mai di stupirci:la venustà delle loro parole, la leggiadria del pensiero, l’assoluta verità della vita danno levigatezza, proporzione e armonia alla rugosità del tempo, all’increspatura della loro follia. E Gogol è bellissimo. Per la semplicità dell’invenzione, per il carattere popolare che a volte regala l’animazione comica, che è sempre vittoriosa sul profondo sentimento di tristezza e sconforto. Un boato nella mia testa soltanto all’idea di adattare un gigante come Gogol, ad un ciclope come il teatro.E quello che per prima cosa mi ha fatto osare, è stata la scoperta del titolo che Gogol aveva destinato al suo racconto inizialmente, “il diario di un musicista pazzo”. E in questo titolo, ho trovato il germe del teatro, la causa, la cagione, prima di questa mia pazza tentazione. Le decisioni importanti in fondo sono un gioco, una sfida, dopo una provocazione. Ma il gioco non è una burla, è innocente congegno che soltanto la semplicità riesce a segnalare e a far scattare. Allora, ci siamo detti, se nella storia sostituiamo con molta semplicità al piccolo impiegato, un piccolo attore, scambiando il mondo impiegatizio con il mondo del teatro, potremo osservare le stesse ambizioni, le stesse frustrazioni, la stessa esaltante condizione di chi “aspetta”e generosamente si regala l’attesa del proprio avvenire. E, intanto, ama Shakespeare, non lo recita, ma lo parla, se ne nutre come di un linguaggio necessario e universale. Salvate gli attori. possono uscire di senno se quando imparano a recitare nessuno li ascolta”. Anna Mazzamauro BRANI DI PIAZZOLLA ESEGUITI DURANTE LO SPETTACOLO -CHIQUILIN DE BACHIN (A.Piazzolla) -RESURRECCION DEL ANGEL (A.Piazzolla) -OBLIVION (A.Piazzolla) -BALADA PARA UN LOCO (A.Piazzolla) -LA MUERTE DEL ANGEL (A.Piazzolla) -LUI, LUI, LUI, LUI (A.Piazzolla) -ADIOS NONINO (A.Piazzolla) -RINASCERO' (A.Piazzolla) -MILONGA DEL ANGEL (A.Piazzolla) -AVE MARIA (A.Piazzolla) -VERANO PORTENO (A.Piazzolla) In contemporanea con lo spettacolo, dal 9 marzo sarà in libreria il libro dal titolo “Adattiamoci” di Anna Mazzamauro, edito da Graus Editore. Adattiamoci! non è un’autobiografia in senso proprio di Anna Mazzamauro, anche se lei stessa ne è autrice; né si può definire biografia, seppure si parli della sua vita. In realtà Adattiamoci! offre al lettore molte più sfumature delle caratteristiche e delle qualità di un’attrice, in quanto “è più facile raccontare la propria storia come se fosse una serie di memorie altrui”, nella quale si affidano “il dolore o il godimento a personaggi che li hanno già vissuti”. Attraverso tre adattamenti teatrali ideati dalla Mazzamauro si scoprono – e si godono – tre personaggi eccezionali: “Anna Magnani”, “la Silvani” e “un Pazzo”, protagonista di un racconto di Gogol, “ma con una mutazione che soltanto la mia storia ha provocato”. I buoni attori sono capaci di adattarsi ai personaggi che interpretano, ma solo pochi riescono ad adattare i personaggi alla propria vita. Teatro Ghione Via delle Fornaci 37 Tel. 066372294 info@teatroghione.it Orario botteghino: dal martedì al sabato 10,30 –13,00 e 16,00 –20,00 Costo biglietti, € 22,00 platea intero, € 18,00 platea ridotto, € 18,00 galleria, galleria ridotto € 16,00 (più €2 di prevendita). Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 - domenica ore 17,00 |
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