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Teatro Basilica

11 | 16 febbraio

DIMMI TIRESIA

scritto e diretto da Luisa Stagni
coreografia Luca Piomponi
con Lucrezia Serafini, Luca Piomponi e Luisa Stagni
supervisione artistica Aurelio Gatti
Mda produzioni danza

Sarà in scena al Teatro Basilica dall’11 al 16 di febbraio – nella sezione danza - Dimmi Tiresia scritto e diretto da Luisa Stagni, coreografia Luca Piomponi, con Lucrezia Serafini, Luca Piomponi e Luisa Stagni. Supervisione artistica Aurelio Gatti.

Il vecchio Tiresia ci narra dei miti dai quali nasce il suo bizzarro, tragico destino; di quando fu donna e di quando fu uomo, e dell’incontro con gli dei e dell’eterna, ingiusta, punizione: sette generazioni da viver sulla terra e la Veggenza a lui concessa dagli dei, e` un grande peso, una insostenibile condizione umana, un conflitto reso eterno. Destino e punizione: vedere e sapere cio` che accadra` e non desiderarlo; Lui, il cieco, non puo` evitare di “vedere” l’umano destino. Quel sapere sconforta e opprime il suo impotente essere. Il suo dire, le sue parole prendono corpo, come fiammelle danzanti, evocate dal suo narrare, esse son coro, son donna e giovane uomo, son desiderio e son il kronos destinato a fermarsi. Sono passato e futuro, son madre e figlio, son voce del refrattario veggente, alter ego ribelle. Tiresia attraversa numerosi stati, passa da un piano di conoscenza a un altro.: la notte scende sui suoi occhi perche´ folgorati da una visione insopportabile, in cui oltrepassa il limite rigidamente fissato per l’essere umano… Le sue capacita` profetiche non sono una compensazione per la perdita subita, ma il superamento di una conoscenza empirica a favore di un “modo altro” di sapere le cose e di comprendere la realta`, conoscere lo spazio-tempo. Una grande suggestione per una ricerca sull’elaborazione cognitiva dello spazio. Infatti, in assenza della vista, i due sistemi percettivi, udito e tatto, prendono in carico la conoscenza dello spazio, utilizzando strategie differenti, perche´ udito e tatto dipendono dalla successione sequenziale, mentre la visione ha il dominio della simultaneita`. Ricerca possibile anche grazie al contributo di Luisa Stagni, drammaturga e interprete non vedente.

Teatro Basilica: chi siamo e cosa facciamo
Musica, teatro, pittura, fotografia, cinema e letteratura devono avere uno spazio dove convivere perché soltanto dalla somma di ognuna di esse si può trovare il senso dei nostri giorni. Si sono uniti per la costruzione del “TeatroBasilica” l’attrice Daniela Giovanetti, il regista Alessandro Di Murro, il collettivo Gruppo della Creta e un team di artisti e tecnici, con la collaborazione di Antonio Calenda. Un noi, fatto da generazioni ed esperienze diverse, che mira a creare una comunità di persone prima e di pensieri e intenti poi.

Il TeatroBasilica come luogo di accoglienza culturale nella Roma di oggi. Un contenitore metafisico al centro di una città viscerale. Uno spazio per procreare una nuova spontaneità astratta. Un luogo dove l’attualità teatrale possa esplodere mostrando la sua struttura primaria. Questa formula alchemica può fallire ma è l’unica speranza contro “la peste” che ci governa quotidianamente. La contemporaneità nella sua straordinaria, contraddittoria, dilaniata alterità è l’oggetto della nostra attenzione volta alla ricomposizione etica dell’Arte con il suo Tempo. Studiare i fondamenti, la validità, i limiti dei segni teatrali per rispondere alle urgenti domande del Presente.


Teatro basilica: Piazza Porta S. Giovanni, 10 ROMA (RM)
Contatti / Prenotazioni: +39 392 97.68.519 - info@teatrobasilica.com
Biglietti 15 euro Orario spettacoli dal martedì al sabato ore 21.00 - Domenica ore 18.00

RIDUZIONI PER I LETTORI DI MEDIA&SIPARIO, CULTURAMENTE, SALTINARIA e RADIO ITALIA ANNI60



Ufficio Stampa Teatro Basilica:
Agenzia Maya Amenduni - @Comunicazione
Maya Amenduni
mayaamenduni@gmail.com
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