Teatro Ghione

5 Ottobre 2009

Leo Gullotta

legge

La Caduta

di Albert Camus

Riduzione teatrale e Regia: Roberto Levante

Leo Gullotta legge 'La caduta' di Albert Camus. L'opera, pubblicata nel 1956, è stata presentata per la prima volta in Italia quest’anno, grazie alla riduzione teatrale, in un atto unico, e alla regia di Roberto Levante.

Note di regia
Per la formazione di uno spirito, l’incontro con un libro può essere determinate quanto l’incontro con un uomo. Incontrai per la prima volta Camus a diciotto anni, leggendo il romanzo “Lo Straniero”. In quella estate capii che leggere non era soltanto distrarsi, ma studiare la vita per essere capace di viverla. A diciotto anni, non ero molto distante dal protagonista Merseault. Mi animava una passione per la verità, che in seguito crebbe e che tuttora mi porta alla rivolta marale contro ogni sorta di menzogna, opportunismo e prevaricazione..Ricordare il momento più felice e sereno del nostro passato e ripartire da li, per riprendersi in mano la vita. A volte, nel suo percorso, può spegnerci un po’. Io ho imparato che c’è una luce alle nostre spalle. Dobbiamo spezzare le catene e guardarla in faccia, perché il nostro compito è di darle un nome.
Sono persuaso che l’opera “La caduta” abbia un grande valore per un teatro Europeo. L’autore, attraverso larga parte della sua produzione, propose come necessaria una reintegrazione culturale dell’Europa, divisa tra il pensiero mediterraneo e le civiltà del Nord.
Nativo di Mondovi, nell’Algeria francese, assunse presto il ruolo di scrittore universalista, benché la sua cultura di base appartenesse ad un colonialismo che i critici letterali non vollero considerare.
Albert Camus fu profondamente europeo e consapevole del tragico esistente tra la realtà occidentale e il mondo non occidentale .Rappresentò, nella sua narrazione, lo stadio d’assedio dell’Europa, il sentimento politico e morale della sua generazione, l’indagine sul dolore umano.
Il suo percorso filosofico lo portò a ripetere tante volte il motivo della sua rivolta contro un’esistenza priva di interrogativi, che portano l’uomo alla demenza della coscienza.
E come egli stesso dice, il “ prova a non pensarci”, la negazione dello “streben” di Goethe, inquietudine che spinge all’andare oltre per capire la verità a dare soluzioni all’infelicità umana. Ne “La Caduta”, denuncia la dismisura di una civiltà che allontana l’uomo dall’unico presupposto etico che lo riguarda:egli nasce con il diritto alla felicità.
Chi o che cosa vogliono negarglielo?e perché?di cosa si tinge oggi l’assurdo?Affermerei la necessità, oggi, di una posizione atipica, sofferente ma tenace, di una rivolta intelligenza contro una cultura che la nega e che ci dichiara essere stupidi vaganti nell’opacità di una vita diventata insostenibile ad essere vissuta.
Nello scrivere la riduzione teatrale del racconto “la Chute”, (Pubblicazione, “Gallimard”-1956)ho ritrovato gli elementi utili a farmi comprendere le esigenze dell’autore.La nascita nella miseria e sotto il sole bianco dell’Algeria lo portò alla fratellanza con l’umanità che, a parigi, ritrovava solo “negli stadi e nei teatri”. L’arguta ironia, della quale Camus si serve per lo svolgimento dell’opera, è nel dirompente flusso della parola di Leo Gullotta, interprete dell’umorismo italiano e attore di respiro europeo.

Roberto Levante


La serata ha scopo benefico. L’incasso sarà interamente devoluto all’associazione: INCONTRADONNA-ONLUS
(http://www.incontradonna.it/)

Teatro Ghione
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Tel. 066372294
info@teatroghione.it
Orario botteghino: dal martedì al sabato 10,30 –13,00 e 16,00 –20,00
Costo biglietti, a pertire da 16 euro. Prevendita 2 euro
Per Informazioni contattare lo 066372294

Ufficio Stampa Teatro Ghione:
Maya Amenduni
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