Teatro India
La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli presenta lo spettacolo “La classe agitata”, dal 21 al 25 novembre 2018 al Teatro India. La regia è di Roberto Gandini e le musiche di Roberto Gori. Protagonisti: Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Daniel Panzironi, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Fabio Piperno, Emmanuel Rotunno, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi. Lo spettacolo è il risultato di una vera e propria ricerca teatrale che il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli ha svolto quest’anno, seguendo un tema ben preciso, ovvero: “Ri_Creazione, riflessioni fantastiche sulla scuola”. Ci siamo domandati: ma se questa scuola di cui tutti si lamentano, genitori, studenti, insegnanti, di colpo scomparisse? Anzi, meglio, se fosse vietata anche perché costa troppo, cosa accadrebbe? E’ una situazione narrativa paradossale, alla “Saramago”, che più che fornire alternative possibili, mette in luce una serie di domande necessarie che servono a ricordarci il privilegio di cui il mondo occidentale usufruisce, specie se lo si paragona a popolazioni di altri continenti, in cui anche solo arrivare davanti ad una scuola diventa un’avventura, un privilegio. Nella nostra classe agitata abbiamo ipotizzato che un Dittatore Democratico vietasse la scuola. 21_25 novembre 2018 Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli LA CLASSE AGITATA della Piccola Compagnia del Piero Gabrielli regia Roberto Gandini con la Piccola Compagnia del Piero Gabrielli Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Alessia Di Fusco, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Emmanuel Rotunno, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi. scena Paolo Ferrari costumi Loredana Spadoni musica Roberto Gori Consulente specialistica Irene Sarti, consulente pedagogica Anna Leo orari spettacolo 21 novembre ore 21.00 - 22 e 23 novembre ore 10.30 24 novembre ore 19.00 - 25 novembre ore 17.00 età dai 12 anni produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale Note di Roberto Gandini Il rapporto che gli italiani hanno con la scuola vive, da tempo, una fase di crisi. Il patto sociale per cui la scuola deve formare i giovani per affrontare la vita soffre - in molti contesti sociali e geografici - una grave difficoltà che ne limita l’efficacia. In più, l’impoverimento del ruolo della famiglia e la carenza di luoghi di aggregazione in cui stemperare le frustrazioni della vita, porta a spostare richieste confuse su una scuola anch’essa in crisi e comunque non al passo coi tempi. I docenti non vedono riconosciuto adeguatamente il proprio ruolo sociale e l’impegno professionale che dedicano all’insegnamento. Le famiglie lamentano la carenza di azioni formative adeguate e indirizzate ragionevolmente verso il futuro che i propri figli dovranno affrontare. Gli studenti sentono la scuola lontana, incapace di ascolto e immobile su modalità di giudizio superate che non tengono conto della persona nella sua interezza e nelle sue sfumature. Sembra la messa in atto di un “tutti contro tutti” dove, alla fine, non vince nessuno. E di chi è la colpa? Dei genitori distratti, della mancanza di regole e di disciplina, della carenza di risorse finanziarie, della mancanza di aggiornamento dei docenti e del fallimento dell’istituzione famigliare, dei social network e di altro ancora? Ma se la scuola è lo specchio di quella stessa società che contribuisce a formare e che soffre di solitudine, indifferenza e aggressività, è ora che cominci a immaginare un modo diverso di esistere, che non ricalchi quei modelli sbagliati che hanno contribuito a generare sofferenza e disagio. La scuola ha bisogno di essere ripensata e il rapporto che esiste fra società e scuola può essere ricreato. Questa è la riflessione da cui è partito il tema di lavoro che il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli si è dato per il 2018 “Ri_Creazione, riflessioni fantastiche sulla scuola”. La scelta del tema di riflessione punta, ovviamente, sull’aspetto ambivalente della parola ricreazione: quello legato al significato di intervallo scolastico e quello di nuova creazione. L’intento è innescare un corto circuito di significati in cui l’aspetto ludico si fonde con la volontà creativa. Siamo all’inizio di un’avventura da cui potremmo imparare, attraverso la creatività, che il teatro suggerisce, un modo nuovo di immaginarci all’interno della scuola, un modo che ci permetta di rigenerare parole come: maestro, allievo, sapere, comprensione, condivisione. E le parole, lo sappiamo, veicolano pensieri e azioni. E’ così anche per Il teatro, di origine greca come l’origine della parola scuola, s???? (scholè), cioè il tempo del riposo dalle fatiche della vita quotidiana da dedicarsi allo studio e al ragionamento. Certo con il Gabrielli non cambieremo la scuola né tantomeno la società, ma forse questa Classe Agitata sarà servita a rendere il nostro passaggio più consapevole e lieve. Roberto Gandini orari spettacolo: 21 novembre ore 21.00 - 22 e 23 novembre ore 10.30 - 24 novembre ore 19.00 - 25 novembre ore 17.00 - età dai 12 anni - biglietto 5 euro Inoltre il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che dal 1995 fa scuola sul tema dell’inclusione attraverso il teatro - ed è stata fra le prime esperienze italiane nell’ambito del teatro sociale – nei mesi di novembre e dicembre 2018 presenta laboratori spettacoli, dimostrazioni, tavola rotonda e prove aperte, relative il tema sul quale si è sviluppato il lavo del Laboratorio nel 2018 è: “Ri_Creazione, riflessioni fantastiche sulla scuola”. Ecco tutti gli appuntamenti. 16 novembre ore 16.00 sala b Teatro India - ingresso su prenotazione LA FELICITÀ DI ESSERE CORO Workshop a cura di Marco Martinelli (Teatro delle Albe) Martinelli ha scelto non di parlare della non scuola, ma di farcela vedere ed anche un po’ vivere, perché la non scuola non è un metodo codificato ma è un percorso di liberazione del teatro e forse anche della vita. Un percorso che non ha paura della forza che inevitabilmente è sprigionata dal corpo e dalla mente degli adolescenti, esseri al confine tra l’infanzia e la vita adulta, e quindi, come dice Marco stesso, “fragili” ma naturalmente “ricolmi di desideri” e quindi di rabbia e di amore mescolati fino quasi a fondersi. Non ne ha paura ma al contrario la cerca e la sollecita. In loro infatti, questa la scoperta più affasciante, è più facile rintracciare e far uscire ancora candido e ingenuo il “Dioniso” del teatro, quel dio ebbro di miele che cerca nella danza e nel canto l’estasi, quel dio che gli adulti hanno spesso dimenticato e non solo nel teatro, costruendo confini e limiti, barriere tra lo spettacolo e lo spettatore fin quasi ad inaridire la sorgente della condivisione e della fusione. Dunque la non scuola è tale innanzitutto perché non insegna (metodi o sistemi, regole o limiti) ma apprende e fa apprendere, suggerisce e suggestiona infine a cercare quel dio dentro i ragazzi, dentro le “guide” e poi dentro gli spettatori, tutti coinvolti fino a ridiventare, stravolgendo ritmi e ditirambi, insieme di nuovo un coro, quel coro che non è “roba” antica da accantonare, ma il vero senso dello stare nel “teatro”. Niente di sociologico dunque, pur con gli ovvii e benefici risvolti sociali che tale esperienza ha avuto, o didattico ma un percorso eminentemente estetico di ricerca e di recupero che inerisce la profondità del teatro e la sua essenza, che non è “norma” ma in fondo è soprattutto l’arte del dono (anche il sacrificio rituale è un dono), l’arte cioè del donare e del ricevere doni. 17 novembre ore 15.00 sala b Teatro India WORKSHOP CON GABRIELE VACIS Direttore dell’istituto di pratiche teatrali per la cura della persona 17 novembre alle 21.30 sala b Teatro India ingresso libero su prenotazione L'AMORE PER L'EDUCAZIONE Meditazione pedagogica a cura di Gabriele Vacis Scenofonia Roberto Tarasco Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona “Abbiamo fatto l’Italia, adesso facciamo gli Italiani” è la celebre frase che Massimo D’Azeglio verga subito dopo l’Unità d’Italia. Ma come? Edmondo De Amicis prova a dare il suo contributo a questa impresa scrivendo “Cuore” nel 1886, un romanzo diaristico, con una forte matrice pedagogica, che celebra l’unione sociale e i valori nazionali che emergono dal Risorgimento. Il successo di Cuore è immediato: in due mesi e mezzo di vita l’opera vantava già 41 edizioni e 18 richieste di traduzione; nel 1923 solo in Italia aveva toccato la milionesima copia, in un’epoca in cui mille copie erano un grande risultato, viene pubblicato in tutto il mondo e si afferma in particolare in Cina con il tiolo “L’amore per l’educazione”. De Amicis non racconta la scuola del tempo, l’obbligo scolastico terminava a 9 anni e il tasso di dispersione scolastica era altissimo, di fatto i bambini erano visti più come forza lavoro che non come semi dai quali sarebbe germogliata la società del futuro; ma costruisce l’idea dell’educazione: un’istituzione che faccia da motore di aggregazione e volano per la creazione di una società che si riconosce in azioni nobili e buone, in valori educativi positivi degni di essere raccontati. Oltre un secolo dopo, il tema Scuola è e rimane necessario nel dibattito pubblico di una società che vede sempre più diffondere, se non celebrare esempi negativi di comportamento e deve far fronte a cambiamenti globali e locali sempre più repentini. Quale Italia può accogliere ed educare oggi i protagonisti del romanzo deamicisiano? Quante nazionalità possono sedere sui banchi di una scuola elementare? Per provare a capirlo con un gruppo di giovani attori abbiamo deciso di raccontare nelle scuole e nei teatri le pagine di Cuore come parte di un progetto laboratoriale più ampio tra i cui esiti si annovera la messa in scena dello spettacolo “Cuore/Tenebra, migrazioni fra De Amicis e Conrad”, con la regia di Gabriele Vacis, che ha chiuso la stagione 2017/2018 del Teatro Stabile di Torino. “L’amore per l’educazione” è un progetto che si propone di mettere pienamente a frutto questa esperienza, nella quale si rispecchia pienamente l’attività dell’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona, attraverso la circuitazione del racconto delle pagine di “Cuore” nelle scuole. 18 novembre ore 9.30 FARE TEATRO NELLA SCUOLA TRA RICERCA ARTISTICA ED ESPERIENZA UMANA E SOCIALE convegno con Guido Di Palma, Roberto Gandini, Fiorenzo Laghi, Vegh Ildiko, Anna Leo, Nicola Laieta, Marco Martinelli, Maria Irene Sarti, Gabriele Vacis Coordina la tavola rotonda Antonio Audino Partecipano all’incontro registi, operatori e studiosi che lavorano in quello spazio di intersezione in cui il teatro incontra la scuola e spesso attraversa i territori dell’integrazione con ragazzi provenienti da diversi angoli del mondo, con zone di emarginazione sociale o con le varie forme della disabilità. Ai partecipanti verranno poste alcune domande alle quali ognuno risponderà dal suo punto di vista, in successione, e per un tempo non superiore ai 3 minuti. Al termine verranno ascoltate le opinioni degli osservatori in sala, tra i quali quelli del Miur e del Mibact. Dal 21 al 25 novembre 2018 Teatro India LA CLASSE AGITATA regia di Roberto Gandini musiche di Roberto Gori Il Teatro di Roma – La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli - presenta lo spettacolo LA CLASSE AGITATA. La regia è di Roberto Gandini e le musiche di Roberto Gori. Protagonisti: Jessica Bertagni, Maria Teresa Campus, Fabrizio Lisi, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Daniel Panzironi, Fabio Piperno, Emmanuel Rotunno, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi. Lo spettacolo è il risultato di una vera e propria ricerca teatrale che il Laboratorio Integrato Piero Gabrielli ha svolto quest’anno, seguendo un tema ben preciso, ovvero: “Ri_Creazione, riflessioni fantastiche sulla scuola”. Da questa ricerca è nato uno spettacolo a quadri, ci siamo chiesti per esempio: ma se la scuola di cui tutti si lamentano, genitori, studenti, insegnanti, di colpo scomparisse? Anzi, meglio, se fosse vietata anche perché costa troppo, cosa accadrebbe? E’ una situazione narrativa paradossale, alla “Saramago”, che più che fornire alternative possibili, mette in luce una serie di domande necessarie che servono a ricordarci il privilegio di cui il mondo occidentale usufruisce, specie se lo si paragona a popolazioni di altri continenti, in cui anche solo arrivare davanti ad una scuola diventa un’avventura, un privilegio. Nella nostra classe agitata abbiamo ipotizzato che un Dittatore Democratico vietasse la scuola. Ne è venuta fuori una “operina buffa” ispirata al romanzo di Ray Bradbury Fahrenheit 451. Gli altri quadri de “La classe agitata” sono: Tre scuole, Amori scolastici, L’assente, Storie di corridoio, Il consiglio di classe. - 21 novembre spettacolo ore 21.00 - 22 - 23 novembre spettacolo ore 10.30 - 24 novembre spettacolo ore 19.00 - 25 novembre spettacolo ore 17.00 Costo del biglietto: 5€ Dal 16 al 19 dicembre 2018 Teatro Biblioteca Quarticciolo L’ALBERO DI RODARI regia Roberto Gandini La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli – Teatro di Roma, rimetterà in scena per il quarto anno consecutivo L’ALBERO DI RODARI, regia Roberto Gandini, da Gianni Rodari, di Attilio Marangon, musica Roberto Gori, scena Paolo Ferrari, costumi Tiziano Juno, con: Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi, Simone Salucci, Giulia Tetta, Danilo Turnaturi. - 16 dicembre spettacolo ore 17.00 per i bambini e famiglie - 17 - 18 - 19 - 20 dicembre spettacolo ore 10.30 Costo del biglietto: 5€ Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che vede al lavoro una compagnia di giovani composta da normodotati e diversamente abili, è un progetto che dalla sua nascita a oggi ha coinvolto 277.672 ragazzi di cui 83.940 con disabilità, 3.819 docenti e 770 teatranti. Il Laboratorio Gabrielli è una realtà che dal 1995 fa scuola sul tema dell’inclusione attraverso il teatro ed è stata fra le prime esperienze italiane nell’ambito del teatro sociale. Il rapporto che siamo riusciti a creare con la scuola è tale che la maggioranza delle attività si svolgono all’interno degli orari curricolari, e in collaborazione con tutti i docenti. Il laboratorio è riuscito a mettere in pratica il principio di inclusione che da molti viene sbandierato come un vessillo, ma che spesso rimane tale. Il Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli è un’attività promossa, finanziata e organizzata da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio e dal Teatro di Roma. Nel 2017 i Laboratori Gabrielli hanno coinvolto: 1530 ragazzi (di cui 462 con disabilità), 52 scuole, 99 docenti e 42 teatranti realizzando 1010 incontri laboratoriali e, a compimento dei percorsi laboratoriali, si realizzeranno circa 80 rappresentazioni teatrali, coinvolgendo circa 9000 spettatori. La Piccola Compagnia del Piero Gabrielli è formata da interpreti, con e senza disabilità, giovani attori che hanno acquisito esperienza teatrale all’interno dei progetti del Laboratorio e che hanno preso parte agli spettacoli Prodotti dal Teatro di Roma. In questa stagione oltre a La Classe Agitata troviamo: La grammatica della fantasia, L’albero di Rodari, Il Pedone rosso, Marameo al Colosseo. Ufficio Stampa Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli:
Agenzia Maya Amenduni-@Comunicazione mayaamenduni@gmail.com |
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