Teatro dei Conciatori
per il cambiamento.
C.U.T. – Contemporary Urban Theatre - 100% TAGLIO CONTEMPORANEO 14 | 18 settembre 2016 presenta LO STUPRO DI LUCREZIA dal poema di Shakespeare Drammaturgia e regia di Luca De Bei con Federica Bern Scene Valeria Mangiò Costumi Camilla Marcelli ALCUNE DOMANDE AL REGISTA E DRAMMATURGO LUCA DE BEI. D- Com’è nata l’idea di questo spettacolo? R – All’inizio doveva trattarsi solo del sonetto shakespeariano ma poi, lavorando sulla modernità del messaggio di Lucrezia e sulla teatralità da infondere al tutto, ho pensato che il modo migliore per mettere in evidenza la portata filosofica e la contemporaneità del testo di Shakespeare fosse quella di raccontare anche storie di donne che, idealmente e attraverso i secoli, hanno dato seguito all’esempio della nobildonna romana di circa duemilacinquecento anni fa. D- Come mai solo donne contemporanee? R – Perché volevo che lo spettacolo fosse il più vicino possibile alla gente, il più comprensibile ed emozionante. Queste storie di donne raccontano un presente che, in un modo o nell’altro, conosciamo e spesso ci appartiene. D_ Come hai scelto l’interprete, Federica Bern? R- In realtà il progetto è nato su di lei e assieme a lei. Federica è un’attrice che stimo molto e con cui, a partire dal mio “Le mattine dieci alle quattro”, ho continuato sempre a lavorare. D – E’ Federica Bern a interpretare i diversi ruoli? R- Certamente. Sia perché era necessario che lo “spirito” di Lucrezia si incarnasse in tante donne lasciando però in qualche modo la stessa impronta, sia perché questa attrice è capace di essere vera e credibile come bambina e come donna, come una figura del passato e come un personaggio del presente. E inoltre Federica è a suo agio e potente sia nei ruoli drammatici che nei toni da commedia. D- Dunque nello spettacolo c’è anche una parte “leggera”? R- Assolutamente sì. Attraverso la leggerezza e l’ironia si possono far passare argomenti e temi serissimi, e questo è uno dei miei obiettivi principali quando faccio teatro. D- Tu passi dai grandi teatri – la stagione scorsa eri al Teatro Eliseo con la produzione di un testo e regia tuoi per Ugo Paglia, Paola Quattrini, Pia Lanciotti ed altri – a piccoli teatri come I Conciatori, dove debutti con questo nuovo spettacolo. Come mai continui a frequentare i teatri “off”? R- Difendo con passione la scelta di lavorare anche in piccoli teatri, ovviamente con progetti creati apposta e in sintonia con gli spazi limitati e il basso budget, perché le realtà teatrali di questo tipo sono fondamentali. Sia per permettere ai giovani artisti di mettersi alla prova e fare esperienza, sia per creare spettacoli in cui inventare, osare, rischiare. Spettacoli che difficilmente avrebbero asilo in spazi più grandi e commerciali. Purtroppo la politica italiana, le istituzioni, i nostri legislatori stanno invece agendo in senso opposto, rendendo a queste piccole ma preziose realtà, la vita sempre più difficile e spesso decretandone, mai come in questi ultimi tempi, la chiusura. Ma un paese che non offre una pluralità di proposte e di visioni è un paese povero e asfittico, e senza futuro. Del resto, e di questo sono ormai tristemente convinto, la Cultura in Italia sembra spaventare più che assumere il valore di un bene prezioso su cui investire Teatro dei Conciatori Via dei Conciatori 5 00154 Roma Per prenotazioni: tel 0645448982 – 0645470031 TIPOLOGIA BIGLIETTI Intero € 18,00 - Ridotto € 13,00 - Ridotto € 10,00 + tessera obbligatoria di 2 euro RIDUZIONI PER I LETTORI DI PERSINSALA, SALTINARIA, GUFETTO, MEDIA&SIPARIO Dove siamo: google Map info@teatrodeiconciatori.it www.teatrodeiconciatori.it |
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