Teatro India

Martedì 18 giugno 2019 - Ore 21:00

MaTeMù e CIES Onlus presentano

MARZAPANE

Un fulmine sarà pure potente... Ma è un attimo.

scritto e diretto da Gabriele Linari
con Ali Bhatti, Francesco Bovalino, Marta Di Lillo, Janet Ferramo, Francesca Nebbia, Lorenzo Primavera, Flavia Sardelli, Silvia Stellacci
Movimento scenico: Silvia Salusest
aiuto regia Adriano Rossi
produzione CIES
con il contributo di Fondazione Alta Mane Italia e del Municipio Roma I Centro.

Sarà in scena al Teatro India, martedì 18 giugno alle 21.00, MARZAPANE - Un fulmine sarà pure potente... Ma è un attimo, scritto e diretto da Gabriele Linari. Protagonista la compagnia teatrale MaTeMù/CIES composta da Ali Bhatti, Francesco Bovalino, Marta Di Lillo, Janet Ferramo, Francesca Nebbia, Lorenzo Primavera, Flavia Sardelli, Silvia Stellacci. Nella casa di Marzapane c'è un odore buono, dolce, promettente. La casa di Marzapane, quindi, è una promessa, un'occasione. Immersa in un nulla indefinito, è un confortevole contenitore: per idee, iniziative, speranze che faticano a nascere per gli otto giovani protagonisti. In bilico tra favola e incubo, Marzapane parla di promesse mancate, del tempo che corre, delle occasioni dolci che ci imprigionano. Fino a quando siamo “giovani” (quella categoria dell'essere umano i cui confini sono sempre meno definiti, legati a possibilità offerte da concorsi, festival, contenitori di vario genere)? Marzapane è il canto ironico e disperato di una generazione che riceve promesse impossibili da mantenere: se il mondo di “fuori” non ha più nulla da dare, che faremo in questo “dentro” che ci sembra donato? Un valzer di impossibili azioni, lo statico ripetere di attese sempre meno produttive, la fotografia – a volte comica – di un'aridità incombente. Marzapane parla anche di tutto quello che, negli anni passati, ci è stato tolto, degli spazi culturali che sono stati chiusi e mai più riaperti, di un mondo che muore lentamente in un'indifferenza che si veste di piccole, infruttuose, false possibilità. Non un pianto, tuttavia. Piuttosto un'atroce risata che possa muovere le coscienze. Gli otto giovanissimi attori della Compagnia Matemù, dopo il successo del primo spettacolo (#LORO, 2017), tornano in scena con una performance fatta di immagini e parole a volte assurde ma che parlano con illuminante chiarezza del pericoloso “stallo” in cui stiamo piombando.

Lo spettacolo rientra nell'ambito del progetto "LE ROSE - They must have bread but they must have roses, too", realizzato da MaTeMù - l’unica scuola d’arte gratuita e popolare di Roma - e finanziato dalla Fondazione Alta Mane Italia. Con il patrocinio del Municipio Roma I Centro.

Durante la serata saranno raccolti fondi per la creazione di "MaTeCult", il Fondo Cultura di MaTeMù". Con il tuo contributo i ragazzi e le ragazze che frequentano MaTeMù potranno visitare gratuitamente per tutto l'anno mostre e musei, oppure partecipare a serate teatrali, vedere spettacoli al cinema o visitare i principali monumenti di Roma (e non solo). Siamo convinti che la cultura chiami cultura. Ma in Italia, purtroppo, non c'è equità di accesso alla cultura; e ciò contribuisca a tenere fermo, bloccato, l’ascensore sociale. Sblocchiamolo insieme.

INFO: Martedì 18 giugno 2019 - Ore 21:00
Teatro India - Lungotevere Vittorio Gassman, 1
Info e prenotazioni: 0677264611 – eventi@cies.it
INGRESSO € 7,00 www.cies.it

Ufficio Stampa MaTeMù:
Agenzia Maya Amenduni-@Comunicazione
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