Dal 22 al 25 febbraio Sarto per signora (Tailleur pour Dames) di Georges Feydeau Con Paolo Ricchi e Bruno Viola Mario Focardi Giorgio Tollis Paola Sebastiani Claudia Carlone Margherita Patti Maia Orienti Enrica Costantini scenografia stefano silvia costumi giusy nicoletti Regia di Federico Vigorito Sarto per Signora è una delle più note e fortunate pochade di Georges Feydeau anche perchè è una delle più comiche. Una esilarante piece che diverte il pubblico con scambi di identità, sotterfugi, tresche ed equivoci capaci di far rivivere l' atmosfera frizzante e la voglia di divertirsi della Parigi di fine '800. Il medico fedifrago e pasticcione, la moglie tradita, la bella amante, l'amico guastafeste e naturalmente una serie di esilaranti equivoci sono gli ingredienti di "Sarto per signora", la commedia in tre atti che un giovanissimo Georges Feydeau (1862-1921) scrisse e portò al successo a poco più di vent'anni, nel 1886, nel pieno della "belle époque". Tipico esempio di "pochade", che è anche uno spietato sbeffeggiamento, della borghesia parigina di fine ottocento. Fu scritta da Georges Feydeau a venticinque anni, nel 1887, ed è da considerarsi il suo effettivo battesimo come autore teatrale e il suo primo grande successo comico. Non siamo ancora nella fase degli esasperati meccanismi de "La Dame de Chez Maxim", ma in una fase più leggera, come di studio, in cui l'autore sembra prendere le misure della grande tradizione del vaudeville francese del XIX° secolo. Il canovaccio della rappresentazione gravita attorno al dottor Molineaux, novello sposo, alquanto disinvolto, che tradisce la giovane e virtuosa sposa con una donna altrettanto giovane e affascinante, consorte di un generale, che a sua volta, cornifica la consorte. Insomma tutti tradiscono tutti. Equivoci, scambi di persone e porte, tante porte che si aprono e si chiudono in un sincronismo perfetto, creando una girandola continua di divertenti situazioni che travolgono lo spettatore senza un attimo di tregua: il teatro di Feydeau è una macchina perfetta che produce risate d.o.c. e Sarto per Signora lo conferma, grazie anche a un agile e gustoso adattamento fatto nell’atelier della famiglia Verde, dove Gustavo, figlio del grande Dino, ha cucito sui personaggi degli abiti comici su misura. La sua regola prima era il provocare l'incontro di due personaggi che avevano il massimo interesse a sfuggirsi: il loro trovarsi faccia a faccia generava la sorpresa e scatenava l'intreccio. Feydeau contribuì ad imporre il vaudeville in modo definitivo, ad elevarlo a genere nobile affrancandolo dalla volgarità: un progetto analogo a quello di Goldoni che, un secolo prima, aveva riformato la Commedia dell'Arte. Molti critici, nell'analizzare la tecnica di Feydeau, hanno sottolineato il suo talento di commediografo "ingegnere", presentandolo come un costruttore di meccanismi comici di alta precisione. Ma egli ci mostra, deformato, lo spettacolo del mondo reale, divertendosi a sovrapporgli un suo universo fittizio, fino a che i due universi si confondono: l'uno più assurdo dell'altro. Feydeau è stato definito il più grande autore comico dopo Molière. Orario spettacoli da giovedì a sabato ore 21 – domenica ore 17,30 Biglietti: intero 10€ - ridotto 8€ Durata 1ora e 30 minuti compreso intervallo Ufficio stampa: Maya Amenduni mayaamenduni@libero.it Associazione Culturale ArTELIER Via dei Crispolti, 142 00159 – Roma |
||