Teatro dei Conciatori
Dal 5 al 14 Ottobre


VITA

Scritto e diretto da Angelo Longoni

con: Pamela Villoresi, Emilio Bonucci, Eleonora Ivone

Un padre - Una madre - Una figlia. Un incidente stradale, il tempo che si ferma. Tutto l’amore del mondo e tutto il dolore del mondo. Il conflitto di una famiglia come rappresentazione del conflitto di un paese intero.

Questo è “Vita” scritto e diretto da Angelo Longoni, che sarà in scena dal 5 al 14 Ottobre al Teatro dei Conciatori di Roma. Protagonisti: Pamela Villoresi, Emilio Bonucci, Eleonora Ivone.
Lo spettacolo, in scena anche al Piccolo di Milano dal 27 al 30 settembre, innaugurerà la prima stagione del neonato teatro nel quartiere ostiense. Angelo Longoni in questa prima parte di stagione teatrale sarà di scena nei teatri romani con ben tre spettacoli, ed apre la stagione proprio al Teatro dei Conciatori, con uno spettacolo che tanto successo ha riscosso lo scorso anno al Teatro Belli, trattando una tematica scottante: i problemi riguardanti il fine della vita. Proprio nel periodo di repliche dello spettacolo uscirà nelle librerie l’omonimo romanzo VITA edito da Jacobelli

Note dell’autore Angelo Longoni:
“L’Italia, forse più di ogni altro paese occidentale, è il luogo della separazione netta dei concetti, delle idee e delle convinzioni in modalità di parte, spesso semplificate e superficiali. La realtà che viviamo sembra dipendere solo dall’azione di due principi opposti, tra cui esiste un contrasto insanabile a causa del quale finiamo per vedere il mondo solo in bianco o in nero senza riuscire a concepire altri colori o sfumature. Anche nelle recenti e tragiche vicende di Eluana Englaro e di Piergiorgio Welbi, il popolo italiano, insieme ai suoi rappresentanti politici, si è diviso in due metà contrapposte e incompatibili. Da una parte le accuse di assassinio, dall’altra quelle di tortura di corpi inermi e senza futuro. In mezzo a queste due posizione quasi il nulla. In VITA si racconta questo conflitto come se fosse interno ad una famiglia.
Al centro una donna la cui esistenza si è sospesa a causa di un incidente stradale, vicini a lei il padre intenzionato a liberarla dallo stato vegetativo permanente nel quale giace e la madre invece ferma nel difenderne la vita in ogni caso e ad ogni costo. Due posizioni inconciliabili, esattamente come quelle di una popolazione che si è divisa in due metà, due genitori spezzati, due personaggi simbolo. Tre voci che compongono una partitura di sentimenti, di ricordi e di riflessioni, un flusso poetico che racconta la vita in tutte le sue espressioni: il dolore, la gioia e, soprattutto, l’amore”.

Durata: 1 ora senza intervallo

HANNO SCRITTO DI “VITA”

“Sono in gioco due posizioni inconciliabili. C’è chi, il padre, vorrebbe liberare la giovane ragazza dallo stato vegetativo permanente, e chi, la madre, ne difende il sopravvivere ad ogni costo. Emerge la contesa sorta attorno a vicende tragiche come quella di Eluana Englaro. E’ il teatro prova a dar voce a riflessioni sul dolore e sull’amore”. Rodolfo Di Gianmarco – La Repubblica

“Intriso della vocazione italiana al sentimento, VITA non è sentimentale… oserei dire che VITA è uno dei nostri testi più belli degli ultimi anni. Longoni non si è limitato a mettere in scena il dramma di una vota vegetativa. Ha fatto molto di più. Nel dramma c’è un conflitto: tra il padre, disponibile a cessare quella tortura, e la madre che al tanto amato marito deve opporre la sua fede: a quelli, dice, che “come te credono che la speranza sia l’essenza dell’orrore”. Franco Cordelli – Il Corriere della Sera”

“Il tema dell’eutanasia vissuto in un microcosmo privato senza il filtro dei mass-media e dei Talk show che mettono a confronto etiche e soluzioni slegate dalla realtà” Paola Polidoro – Il Massagero

“Si esce dal teatro turbati e coinvolti con le certezze di ciascuno pro e contro l’eutanasia messe in discussione. VITA è una lettura scenica che emoziona e commuove, che sa toccare le corde del cuore e scuotere l’anima ponendo contemporaneamente tanti interrogativi sul senso e sul valore dell’esistenza”. Monica Menna – Teatro.org

“Sul palco tre leggii, tre flussi di coscienza, che all’unisono raggiungono lo spettatore costringendolo a riflettere sulla vita, in tutti i suoi significati”. Rachele Fortuni – Gufetto.it

“In un meccanismo sospeso tra la vita e la morte, regista e interprete scelgono la compenetrazione totale e il tentativo, perfettamente riuscito di superare il confine tra la storia di uno e la storia di tutti”. Angelo Simone – Persinsala.it

“Il passato e il presente si mescolano attraverso l’uso sapiente di frequenti flashback che ci riportano a prima dell’incidente ed è in questo limbo che i tre vivono. L’azione si è fermata e loro hanno continuato a d aspettare.” Mariaelena Prinzi – Teatro italiano.it

“Un testo struggente e d emozionante. Un testo molto intenso e ben scritto che non fa altro che dimostrare che tutte le discussioni pro e contro valgono poco: viviamo con l’illusione di poter scegliere ma non saremo mai noi a decidere della nostra esistenza”. Emanuela Dolci – Spettacolo e cultura.com

“Un’opera asciutta e fluida, tenera e straziante dove la riflessione si fa respiro e la morte può diventare atto grave e sommo d’amore.” Sarah Panatta – Eclipse – Magazine.it

“Una vicenda che si può chiudere solo con il silenzio e l’applauso del pubblico, senza commenti né tanto meno decreti e pubblici dibattiti”. Rita Dimtrich - Oltrecultura



http://www.angelolongoni.it/

http://www.pamelavilloresi.it/


Teatro dei Conciatori
Via dei Conciatori 5 00154 Roma
Per prenotazioni: tel 0645448982 – 0645470031
Costo biglietti: intero 15 euro, ridotto 12 euro; tessera associativa 2 euro.
Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 21,00 – domenica ore 18,00. giovedì doppio spettacolo alle 18,00 e alle 21,00

Dove siamo:
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Ufficio Stampa Spettacolo:
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