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TEATRO ELISEO

DAL 21 OTTOBRE AL 9 NOVEMBRE 2014


GIULIANA LOJODICE

con la partecipazione di
GIUSEPPE PAMBIERI

in
LA PROFESSIONE DELLA SIGNORA WARREN


di George Bernard Shaw traduzione e adattamento Giancarlo Sepe

con
PINO TUFILLARO
FABRIZIO NEVOLA, FEDERICA STEFANELLI
e
ROBERTO TESCONI



scene e costumi Carlo de Marino
disegno luci Gerardo Buzzanca
colonna sonora a cura di Harmonia Team
con musiche originali di Davide Mastrogiovanni


regia GIANCARLO SEPE


PERSONAGGI E INTERPRETI
Signora Warren Giuliana Lojodice

Sir George Crofts Giuseppe Pambieri

Vivie Warren Federica Stefanelli

Signor Praed Pino Tufillaro

Frank Fabrizio Nevola

Pastore Samuel Gardner Roberto Tesconi

direttore allestimento Fabrizio Iorio - aiuto regista Maya Melis - aiuto costumista Mara Gentile direttore di scena Marco Parlà - capo elettricista Gerardo Buzzanca fonico Canio Giuseppe Famularo - sarta di scena Monica G. Fossa

si ringrazia il Teatro La Comunità

realizzazione scena Scenarredo - sartoria The One - service luci e audio Gianchi
trasporti Di Martino
marketing e comunicazione Nicola Sapio e Simona Ventura
ufficio stampa Maya Amenduni organizzazione Massimo Vulcano

Produzione Teatro Eliseo
In collaborazione con Francesco Bellomo

NUOVO ALLESTIMENTO

Sarà in scena al Teatro Eliseo dal 21 ottobre al 9 novembre GIULIANA LOJODICE con la partecipazione di GIUSEPPE PAMBIERI in LA PROFESSIONE DELLA SIGNORA WARREN di George Bernard Shaw; traduzione e adattamento Giancarlo Sepe. Con PINO TUFILLARO, FABRIZIO NEVOLA, FEDERICA STEFANELLI e ROBERTO TESCONI. Regia di GIANCARLO SEPE. Lo spettacolo che aprirà ufficialmente la stagione del Teatro Eliseo, debutterà in prima nazionale a Civitavecchia il 17 ottobre, ed è prodotto dal Teatro Eliseo in collaborazione con Francesco Bellomo.
br> Da inserirsi nel contesto letterario-sociale di avanguardia del suo tempo, questa opera, di grande valore per la sua teatralità intrinseca, che si manifesta nella vivacità inesauribile del dialogo, per l'acutezza dei sentimenti posti in gioco, per la tensione etica e il coraggio di rottura morale in circostanze altrove possibilmente scabrose, va soprattutto vista come un vasto processo all'intera società del tempo (che si protrae tenacemente in quello attuale). Qui è la sede del suo inesausto interesse oltre che, ovviamente, nella sua capacità di comunicarsi come azione teatrale. Le protagoniste sono in realtà due: la signora Warren e sua figlia Vivie; quest'ultima, dopo aver conseguito brillantemente un alto certificato di studi in matematica, a Cambridge, si sta prendendo la meritata vacanza, con tutta la comodità che i mezzi della ricca madre le consentono, in un cottage del Surrey. Questa madre che l'ha tenuta sempre lontana da sè, che l'ha allevata negli agi di una grande ricchezza, Vivie in fondo non la conosce affatto. Raramente infatti la donna ha visitato la figlia nei collegi di lusso dove era alloggiata, adducendo le fatiche di una vita di alta società. Ma ora la signora Warren viene a congratularsi con la figlia e ha l'imprudenza di portare con sé due uomini, Pread (un artista un po' innocente, un po' colpevolmente sprovveduto) e Croft, suo socio nei loschi affari, vizioso quanto aristocratico. La signora Warren è infatti una prostituta, che in seguito è divenuta tenutaria di numerose case chiuse in tutta Europa. Pochi però conoscono il tipo del suo commercio e, giudicando in base al livello economico, l'accolgono nelle aristocratiche loro case. Naturalmente ha la sua dolorosa storia: giovanissima, bella, poverissima, tradita, sfruttata, derubata di ogni innocenza, è desiderosa infine di vendicarsi contro una società che l'ha umiliata e di tenere lontana la figlia da ogni possibile fallimento. L'errore della signora Warren è stato di credere che con la ricchezza avrebbe sanato tutto, soprattutto l'avvenire della figlia, avendone in cambio riconoscenza. Questo naturalmente non avviene…

Prime considerazioni del regista:
Ecco una delle commedie “sgradevoli” del grande George Bernard Shaw. E’ la prima volta che affronto quest’autore, che ho sempre apprezzato e ammirato ma mai veramente studiato. In questo caso posso dire che la lettura della Professione della Signora Warren mi ha aperto uno squarcio su un mondo che George Bernard Shaw ha rappresentato con attitudini borghesi e ipocrisie varie, tutte legate prevalentemente al sesso e alla voglia di sesso dei quattro protagonisti maschili: c’è chi vuole conquistare la donna per interessi personali e non per amore, c’è chi crede di essere il padre della donna da cui è attratto, c’è addirittura un prete che ha amato la protagonista in tempi remoti ecc. Possiamo dire che sono tutti dei “puttanieri” e le due donne, chi per un verso chi per un altro, sono vittime di una società maschilista.
Giancarlo Sepe

Durata: 2 ore e 10 minuti con intervallo

Tourneè LA PROFESSIONE DELLA SIGNORA WARREN
- dal 17 al 19 ottobre Teatro Traiano di Civitavecchia
- dal 21 ottobre al 9 novembre Teatro Eliseo - Roma
- 13 e 14 novembre Teatro Riccitelli di Teramo
- dal 10 al 21 dicembre Teatro Mercadante di Napoli
- dal 13 al 18 gennaio Teatro Carignano di Torino
- dal 23 al 25 gennaio Teatro Rossini di Lugo
- dal 27 gennaio al 1 febbraio Teatro la Pergola di Firenze
- 3 e 4 febbraio Teatro Comunale di Monfalcone


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Ufficio Stampa Teatro Eliseo
Piccolo Eliseo Patroni Griffi:
Maya Amenduni
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